Cannabis Madrid Club

La Nueva Ola Verde: L'industria della cannabis e i rischi della sua commercializzazione

Dall'attivismo all'esplosione commerciale
Durante molto tempo, il cannabis è stato un simbolo di resistenza. Criminalizzata, legata a movimenti sociali e culturali, la sua difesa era, di per sé, un atto politico. Con l'avvento della legalizzazione in diversi Paesi, inizia una nuova fase: l'era del mercado cannábico.
Se prima la priorità era quella di despenalizzare e garantire l'accesso alla pianta, oggi il discorso è cambiato: startup, brevetti, guadagni ed espansione internazionale. La cosiddetta "nuova ola verde" è celebrata come una rivoluzione economica. Ma al di là dell'entusiasmo, emergono rischi profondi: l'abbandono di lotte storiche, l'esclusività sociale e la riduzione della pianta a semplice mercato.

Il Capitalismo Verde Lilla a la Puerta
Il concetto di "capitalismo verde" se refiere a favore di cause ambientali e sociali da parte di grandi aziende, trasformando le lotte collettive in strategie di marketing e di redditività. La cannabis, ora legalizzata in molte zone, si inserisce perfettamente in questa logica.
Le imprese di cannabis si presentano come sostenibili, etiche, inclusive. Vendono salute, benessere, un modello di vita alternativo. Ma i loro modelli di commercio sono quelli del vecchio manuale: concentrazione del mercato, precarizzazione del lavoro ed estrazione di valore senza ridistribuzione reale. La pianta si trasforma in prodotto. La causa, in sintesi.

¿Quién Está Quedando Atrás?
Mentre le multinazionali guadagnano milioni di euro, migliaia di persone continuano a essere incriminate o escluse per il loro rapporto con la stessa pianta. I piccoli coltivatori, le comunità tradizionali e gli ex-presidenti incontrano grandi ostacoli per ottenere licenze, accedere al credito o integrarsi nel mercato legale.
Inoltre, la burocrazia, i costi e la tecnologia del nuovo settore limitano l'ingresso di iniziative popolari. Così, coloro che hanno sempre vissuto la cannabis continuano ad essere ai margini - non della legge, ma del capitale.

Il prezzo della commercializzazione
La mercantilizzazione del cannabis influisce non solo su chi può produrlo o consumarlo, ma anche sul modo in cui si percepisce e si utilizza la pianta. La logica del profitto ha la priorità:

  • Cepas con alto contenuto di THC e maggior valore di mercato, a scapito della diversità genetica;
  • Produzioni a grande scala con inserimenti industriali, ignorando le pratiche agroecológiche e sostenibili;
  • Prodotti indirizzati a nicchie di consumo elitarie, e non a esigenze reali di salute pubblica.

In questo scenario, viene meno la connessione ancestrale con la pianta, la sua spiritualità, i suoi usi tradizionali. La cannabis si trasforma in un articolo in più nell'offerta del supermercato globale.

Alternative al di fuori della logica del lucro
A dispetto dell'avanzata del mercato aziendale, esistono percorsi alternativi che si stanno costruendo. Associazioni di pazienti, cooperative di coltivazione, progetti di giustizia restaurativa e iniziative di base stanno dimostrando che è possibile pensare alla cannabis:

  • Democratico, con accesso garantito al suo uso medicinale e terapeutico;
  • Giusto, con politiche di riparazione storica e di ridistribuzione del reddito;
  • Sostenibile, incentrato sull'agroecologia e sulla conservazione della biodiversità;
  • Popolare, connesso con i territori e con i sabati comunitari.

Queste esperienze resistono alla mercantilizzazione e recuperano il valore simbolico e politico della pianta.

Conclusione: Più che un mercato, un progetto di società
La "nuova ola verde" può sembrare moderna e promettente, ma va osservata con attenzione. La cannabis non deve essere solo un altro capitolo dell'espansione capitalista, ma un'opportunità per costruire modelli diversi di produzione, cura e giustizia.
Se la pianta viene svalutata dal mercato, perdiamo non solo il suo potenziale curativo, ma anche la sua capacità di trasformazione. È arrivato il momento di decidere: vogliamo solo vendere la cannabis o vogliamo coltivare un nuovo mondo con lei?

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